Regolamenti
REGOLAMENTO INTERNO
Delibera n°6 C.d.C del 12/01/2011
Art. 1
Principi fondamentali e finalità educative
La scuola ha le sue finalità discendenti dal diritto primario di ogni soggetto all’istruzione e all’educazione e dal dovere di operare per lo sviluppo del paese. E’ compito della scuola favorire esperienze volte al confronto critico, alla collaborazione, al rispetto, all’ascolto, alla pluralità, alla diversità.
La scuola favorisce l’incontro fra gli alunni e l’integrazione dei soggetti con difficoltà.
Tende a potenziare la soggettività, l’intersoggettività, l’innovazione, la ricerca.
I valori di cui la scuola si fa promotrice sono quelli sanciti dalla nostra Costituzione.
Art. 2
Introduzione
2.1 Il regolamento è vincolante per tutte le componenti della scuola ed ha validità fino aquando il Consiglio di Circolo non provveda con nuova deliberazione alle variazioni ritenute opportune per dare risposte sempre più adeguate alle richieste ed alle necessità dell’utenza.
2.2 Le proposte di modifica del regolamento di Circolo possono essere presentate sia dalle componenti scolastiche che dagli organi collegiali della Scuola.
Art. 3
Organi Collegiali (OO.CC.)
3.1 Gli organi collegiali favoriscono la partecipazione di tutte le componenti alla gestione della scuola. Sono istituiti dal decreto delegato n. 416 del 31/05/1974:T.U.47/94
Consiglio di Circolo (C.d.C)
Giunta Esecutiva (G.E.)
Collegio dei Docenti (C.d.D.)
Consiglio d’interclasse (C.d.I)
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso (di regola non inferiore a cinque giorni) rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con apposito avviso che va affisso all’albo della Direzione e delle scuole, ed indirizzato mediante lettera ai singoli membri dell’organo collegiale, nella relativa sede scolastica o domicilio. L’avviso della convocazione, firmato dal Presidente, deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta. In caso di urgenza la convocazione deve essere effettuata telefonicamente e in tempi brevi.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto il verbale,sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate
3.2 Consiglio di Circolo
Il C.d.C. è l’organo collegiale che unisce tutte le componenti scolastiche.
Il Consiglio di Circolo si occupa del funzionamento amministrativo e didattico della scuola dell'infanzia e della scuola primaria.
Fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico, del Collegio dei Docenti e degli altri organismi del Circolo, ha una responsabilità generale con diritto d’iniziative e potere deliberante in tutte le materie indicate dalla legge.
In particolare spetta al Consiglio:
deliberare il bilancio preventivo e il conto consuntivo e disporre l’impiego dei mezzi finanziari
deliberare il regolamento interno
deliberare gli acquisti di attrezzature tecnico-scientifiche, sussidi didattici, libri e materiali per le esercitazioni
definire le modalità di svolgimento dell’orario scolastico nelle scuole
deliberare i criteri in materia di organizzazione dei servizi amministrativi del Circolo indicare i criteri generali per la fissazione dei turni di servizio del personale amministrativo e ausiliario deliberare sulle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, comprese le visite guidate e i viaggi di istruzione, comprese le iniziative di partecipazione ad attività culturali e sportive, quali ad esempio i giochi della Gioventù
indicare i criteri per la formazione delle classi
indicare i criteri per l’assegnazione delle classi alle insegnanti
indicare i criteri generali per la programmazione delle attività integrative
consentire l’utilizzazione degli uffici e delle attrezzature
inviare annualmente sulle materie di sua competenza una relazione al Provveditorato agli Studi e al Consiglio Scolastico Provinciale
Il Consiglio di Circolo adempie, infine a tutte le altre funzioni consentite richieste dalla legge,dalle norme ministeriali e dal presente regolamento.
3.3 Collegio dei docenti
Il Collegio dei docenti è composto da tutti i docenti in servizio nel Circolo, è presieduto dal Dirigente scolastico.
Il Collegio dei Docenti:
delibera in materia di funzionamento didattico del Circolo ed esercita i propri poteri nel rispetto della libertà di insegnamento;
cura la programmazione dell’attività educativa e didattica;
valuta l’andamento dell’attività didattica per verificarne l’efficacia in rapporto aiProgrammi;
esamina, ai fini del recupero, i casi di scarso profitto e irregolare comportamento, sentiti anche gli specialisti dell’U.S.L. che operano nella scuola con compiti medicopsicopedagogici;
adotta e promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione, documenta i risultati conseguiti e la valutazione sulle medesime
formula proposte in ordine alla formazione delle classi, all’assegnazione degli insegnanti alle sezioni o alle classii, e per la formulazione dell’orario, tenendo conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo;
provvede all’adozione dei libri di testo;
provvede alla scelta dei sussidi didattici e delle attrezzature, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Circolo;
promuove iniziative di aggiornamento e di formazione in servizio dei docenti del Circolo.
Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico, è convocato e presieduto dal Dirigente scolastico, e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni quadrimestre.
L’atto di convocazione deve contenere il relativo ordine del giorno.
Le riunioni del Collegio non sono pubbliche ed hanno luogo durante l’orario di servizio, in ore non coincidenti con l’orario di lezione.
3.4 Assemblee dei genitori
I genitori degli alunni della scuola primaria possono riunirsi in assemblea per riunioni di plesso od di singole classi, nei locali della scuola, fuori dell’orario delle lezioni.
Le assemblee ordinarie rientrano all’interno del calendario che si predispone ad inizio d’anno nel contesto degli incontri scuola-famiglia.
La richiesta per lo svolgimento di assemblee straordinarie è rivolta al Dirigente scolastico, con l’indicazione dei locali richiesti, della data ed ora della riunione, degli argomenti all’ordine del giorno e del nome di chi presiederà l’assemblea.
E’ competenza del Dirigente scolastico dare l’autorizzazione.
Tale richiesta può essere fatta da: insegnanti, rappresentanti dei genitori, consiglieri di circolo.
L’insieme dei genitori rappresentanti del Circolo è definito dalla legge “Il Comitato dei Genitori” del Circolo.
Art. 4
Orario delle lezioni – Vigilanza e Sicurezza
4.1 Per tutte le classi della scuola primaria l’attività didattica si effettuerà per cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì. Le lezioni hanno inizio alle ore 8,00 e terminano alle ore 13,00; il lunedì con un rientro dalle ore 14,30 alle ore 17,30 per le classi 3^ 4^ 5^ .Tutti gli altri giorni le attività didattiche per tutte le attività didattiche per tutte le classi iniziano alle ore 8,00 e terminano alle ore 13,30.
4.2 Nella scuola dell’infanzia, invece, per cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì dalle ore8,15 alle ore16,15 con orario antimeridiano sino all’inizio del servizio mensa; le attività didattiche hanno inizio alle ore 8,15 con chiusura del cancello alle ore 9,15
4.3 I collaboratori scolastici consentono l’ingresso anche a quegli alunni che eccezionalmente giungono a scuola in ritardo accompagnati da un familiaremaggiorenne; l’insegnante si informa sulle cause del ritardo e richiama alla puntualità.Quando il ritardo dell’alunno nel raggiungere la scuola è frequente, viene informato il dirigente scolastico, cui compete assumere le iniziative più opportune
4.4 Non è consentita la sosta degli alunni negli spazi di pertinenza dell’edifcio con ingiustificato anticipo rispetto all’inizio delle attività didattich
4.5 E’ in ogni caso vietato agli alunni: Organizzare all ’interno del cortile e/o atrio giochi e passatempi che possano costituire pericolo per i compagni ed intralcio al regolare deflusso delle persone e delle auto. Scavalcare inferriate e cancelli che delimitano il perimetro dell’edificio scolastico
4.6 Gli alunni della scuola primaria, con i genitori, possono accedere all’edificio e/o uscire dallo stesso attraverso l’ingresso principale. Possono entrare dal cancello antistante la scuola dell’infanzia evitando educatamente di entrare nell’ala dell’edificio riservato alla stessa.
4.7 Gli alunni della scuola dell’infanzia, con i genitori, possono accedere all’edificio e/ouscire dallo stesso attraverso l' ingresso di Via Napoli solo nei tempi stabiliti e affissi all'albo. In orari diversi l'accesso è consentito solo dall'ingresso principale (Via Della Libertà)
4.8 Al fine di garantire l'incolumità e la sicurezza degli alunni è consentito ai pullman l'ingresso agli spazi dell'edificio per la sola sosta necessaria a prelevare e accompagnare gli alunni. Ai genitori è fatto divieto assoluto di entrare con le auto,moto,motorini negli spazi della scuola al momento dell’entrata e dell’uscita degli alunni, e per l’intero periodo di svolgimento dell’attività didattica.
4.8 bis ( C.d.C 8/9/2011) Ai genitori è consentito transitare con le auto nel cortile esterno al solo scopo di far scendere i bambini in prossimità del cancello di accesso al cortile interno della scuola.
4.9 La sorveglianza degli alunni è affidata ai Sig.ri docenti durante le lezione curriculari ed extracurriculari e durante le uscite o visite regolarmente programmate ed autorizzate.
4.10 Poiché la scuola e tutte le attrezzature in essa esistenti sono beni della comunità messi a loro disposizione, tutti i docenti, non docenti ed allievi sono tenuti acurarne la buona conservazione e l’efficienza. In particolare: Gli allievi devono avere la massima cura nell’uso degli arredi e degli strumenti, essi sono tenuti a segnalare immediatamente all’insegnante presente nel locale in cui stanno svolgendo l’attività didattica i danni e le rotture rilevati. Non osservando tale normativa l’allievo o gli allievi che per ultimi hanno operato nell’aula in cui viene rilevato il danno sono ritenuti responsabili e devono risarcire il danno arrecato.
I docenti dovranno porre la massima attenzione affinché gli arredi, gli strumenti e le macchine usate durante lo svolgimento dell’attività didattica vengano utilizzati per il fine cui sono destinati. I danni ad essi segnalati, nelle aule o nei laboratori, vanno comunicati immediatamente per iscritto alla Direzione. I docenti che nello svolgimento delle loro mansioni dovessero rilevare danni o rotture nei vari locali scolastici in cui operano, devono segnalare immediatamente per iscritto quanto rilevato alla Direzione.
4.11 In caso di ritardo, per qualunque motivo, del docente o di un suo necessario e momentaneo allontanamento dalla classe, la sorveglianza della stessa è affidata al personale ATA.
4.12 Il personale ATA ha l’obbligo di assicurare la vigilanza all’edificio ed agli alunni per l’intera durata dell’ attività didattica.
4.13 Al momento dell’entrata degli alunni, dell’uscita degli stessi e durante il cambio
degli insegnanti al termine delle ore di lezione dovrà essere assicurata, da parte del personale ATA una più assidua e scrupolosa vigilanza nel rispetto dei criteri deliberati dal C.d.C. e delle conseguenti disposizioni impartite dal Dirigente Scolastico.
4.14 Il personale collaboratore scolastico è tenuto, altresì, a vigilare costantemente sull’uso dei servizi igienici anche al fine di garantirne la massima pulizia e sicurezza.
4.15 Durante lo svolgimento delle attività didattiche è vietato ai genitori ed alle persone estranee accedere alle aule salvo casi eccezionali e previa autorizzazione da parte del Dirigente.
4.16 Le lezioni hanno termine alle ore 13,00/13,30 per la scuola primaria; entro le ore16,30 per la scuola dell’infanzia.
4.17 In considerazione dell’eccessiva ristrettezza degli spazi antistanti l’edificio e per evitare un pericoloso affollamento dell’atrio, l’uscita degli alunni della scuola primaria avviene per piani nel rispetto delle specifiche disposizioni impartite dalla Direzione e comunicate ai genitori.
4.18 I docenti della scuola primaria sono tenuti ad accompagnare gli alunni negli spazi e ai varchi a loro assegnati; da cui saranno prelevati dai genitori o da chi per essi delegato. I genitori forniranno agli insegnanti tutti i nominativi delle persone che potrann ritirare l’alunno, in caso di loro impedimento sono tenuti ad avvisare l’insegnante, in tempo utile. I bambini non prelevati rimangono sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici fino al momento della consegna a persona conosciuta. I genitori o i loro delegati sono invitati ad essere puntuali all’ uscita, in modo che il momento del ritiro del bambino avvenga nella massima sicurezza e tranquillità
4.19 E’ tassativamente vietato il prelevamento degli alunni da parte dei minori.
4.20 I bambini della scuola dell’infanzia sono prelevati dai genitori o da persone essi delegati nella sezione dove sono collocati.
4.21 Al Personale Scolastico è consentito l'accesso e la sosta con le auto negli spazi esterni dell'edificio nel rispetto dei tempi d'ingresso (entro le 7,55) e di uscita solo dopo l’avvenuto deflusso dell’ intera scolaresca.
4.22 La scuola, con delibera del Consiglio di Circolo,stipula ogni anno apposito contrattoassicurativo contro gli infortuni per tutti gli alunni. Il pagamento della polizza è a carico dei genitori che versano la quota del premio assicurativo in unica soluzione all’inizio dell’anno scolastico. Entro le 24 ore dall’incidente, gli insegnanti o il personale ATA presente all’evento,devono produrre, su appositi “Moduli di denuncia sinistro” da riconsegnare in Segreteria, una dichiarazione dettagliata atta a descrivere la dinamica dell’incidente. In caso di episodi incerti è comunque sempre opportuno denunciare l’incidente. Qualora si verifichino incidenti gravi occorre tempestivamente avvisare nell’ordine: il Pronto Soccorso, con richiesta di ambulanza, la famiglia e la Direzione Didattica.
4.23 La scuola ha istituito un Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi della L.626/981/08 pertanto un professionista esterno alla scuola, con competenza specifica in materia di sicurezza, supporta il Dirigente Scolastico nella valutazione periodica dei rischi, nell'organizzazione delle misure atte alla prevenzione e alla protezione visitando periodicamente i luoghi di lavoro e collaborando alla formazione del personale. Partecipa agli incontri periodici con il Dirigente e l’Ingegnere dell’Ufficio tecnico del Comune. Nella scuola gli Addetti alla Sicurezza (squadre prevenzione, protezione antincendio e primo soccorso) hanno il compito di coordinamento, sorveglianza e gestione delle emergenze. Il Coordinatore del Servizio predispone e controlla PianoRischi dell’edificio scolastico, il Piano di Evacuazione per gli alunni e per tutto il personale della scuola.
Art. 5
Alunni : Comportamento – Ritardi – Assenze – Giustificazioni
5.1 Il ritardo con cui il bambino perviene a scuola, dopo l’inizio delle lezioni, è ammessosolo se motivato da ragioni particolari e giustificate.Nel caso di ritardi abituali o comunque ritenuti ingiustificati, l’insegnante provvederà a comunicare ai genitori dell’alunno la situazione e richiederà agli stessi i motivi che sono alla base del comportamento dell’alunno. I casi più gravi saranno segnalati agli uffici della Direzione Didattica.agli stessi si segnaleranno le assenze continuative ingiustificate. Tutte le assenze degli alunni vanno giustificate alla scuola dal genitore o da chi ne fa le veci che sono tenuti a presentare certificato medico dopo il quinto giorno di assenza per malattia e dopo l’allontanamento dell’alunno dalla scuola, effettuato dagli operatori sanitari scolastici, per sospetto di malattie trasmissibili in atto. L’alunno può allontanarsi dalla scuola durante le ore in cui si svolgono le attività didattiche, su richiesta dei genitori o altra persona riconosciuta dalle docenti o dal personale della scuola con annotazione sul Registro di classe.Quando l’uscita degli alunni avviene per necessità prolungate o permanenti (ad esempio per terapie), la famiglia può fare domanda alla Direzione Didattica, che è competente dandone comunicazione, per conoscenza, agli insegnanti della classe.
5.2 L’alunno deve mantenere in ogni circostanza un comportamento corretto rispettoso delle persone e delle cose. Saranno oggetto di severi provvedimenti disciplinari i comportamenti violenti nei confronti dei compagni, quelli verso il personale, i locali, le suppellettili, i sussidi didattici.
5.3 In caso di danneggiamento volontario di attrezzature e di suppellettili, accertat la responsabilità, si darà comunicazione ai genitori anche per il risarcimento del danno.
5.4 Durante il cambio dei docenti, gli alunni sono tenuti ad aspettare il docente dell’ora successiva seduti ai propri posti ed in silenzio per evitare di arrecare disturbo alle altre classi nel frattempo interessate allo svolgimento delle lezioni.
5.5 All’interno della scuola è fatto l’obbligo a tutti di osservare le norme che regolano il divieto di fumo. Per gli insegnanti è prevista l’immediata applicazione dellesanzioni stabilite dalla Legge
5.6 L’uso dei telefoni cellulari, durante lo svolgimento delle attività didattiche, è vietato (D.P.R.. n°249/1998). La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni. Eventuali esigenze di comunicazione dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte presso gli uffici della Segreteria.
5.7 Il divieto di utilizzare il telefono cellulare, durante le attività di insegnamento e di apprendimento, vale anche per il personale docente, come già previsto con precedente C.M. n°362 del 25 agosto 1998
Art. 6
Rapporti Scuola – Famiglia
6.1 Il Dirigente Scolastico riceve il Martedì e il Giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Per giorni e orari diversi Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento.
6.2 Gli uffici della Segreteria sono aperti al pubblico dal Lunedì al Venerdì dalle ore 12,00 alle ore 13,30.
6.3 La scuola favorisce in ogni modo lo scambio d’informazione tra docenti e famiglie circa l’andamento didattico – educativo delle classi e dei singoli alunni mediante:
a) Incontri con i genitori eletti quali rappresentanti nei Consigli di classe.
b) Ricevimento in forme collegiale delle famiglie.
c) Ricevimento in forma individuale da parte di ogni docente norme stabilite collegialmente.
6.4 In caso di necessità la scuola è comunque disponibile alla ricerca di modalità
diverse per andare incontro a particolari esigenze delle famiglie (colloqui telefonici, avvisi scritti, appuntamenti con il Dirigente Scolastico e i docenti, ecc.).
6.5 L’avviso ai genitori per la partecipazione ai Consigli di classe e agli incontri scuola-famiglia programmati deve pervenire almeno cinque giorni prima della data prefissata mediante apposita comunicazione da consegnare agli alunni o mediante avviso scritto sul diario degli stessi.
6.6 I Consigli di classe e gli incontri collegiali con le famiglie si svolgeranno annualmente nel rispetto del “Piano annuale delle attività” approvato dal Collegio dei docenti ed allegato al presente documento.
Art. 7
Uso degli spazi, dei laboratori, della biblioteca.
7.1 Al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’educazione alla lettura e della diffusione della cultura sul territorio sarà assicurato l’accesso degli alunni alla biblioteca come da calendario fissato dal docente coordinatore.
7.2 L’accesso alla palestra e ai laboratori è consentito a tutte le classi con modalità e tempi concordati con le docentie i responsabili di laboratorio
7.3 Tutte le classi accedono alla sala multimediale secondo una calendarizzazzazione interna.
Art. 8
Conclusioni
8.1Il presente Regolamento è modificabile in tutto o in parte secondo le procedure indicate all’art.1.
8.2In caso di mancato rispetto delle norme sancite dal presente Regolamento si procede a carico dei trasgressori in base alle norme vigenti e a quanto ritenuto opportuno dagli Organi Collegiali.
8.3E’ priva di efficacia qualsiasi norma del presente Regolamento che contrasti con le vigenti disposizioni di Legge.
Regolamento Visite guidate
In seguito a nuove esigenze di docenti e genitori, il Regolamento Visite Guidate dell’Anno Scolastico 2007/2008 già approvato dal Consiglio di Circolo del 03/12/2007 Delibera n°1,è stato adeguato ed aggiornato in alcuni suoi punti/criteri dal Consiglio di Circolo in data 20/10/2008.E’ stato così delineato il Regolamento Visite Guidate per l’Anno Scolastico 2008/2009:
DEFINIZIONE E TIPOLOGIA DEI VIAGGI
CRITERI
I pagamenti dei costi per la realizzazione dei viaggi e delle visite guidate sarano effettuati dagli uffici della segreteria, dietro presentazione di fattura o di valido documento giustificativo.
2) La nostra istituzione scolastica, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, si fa carico del costo degli autobus. Laddove, invece, non ci sia disponibilità economica, gli oneri per il trasporto saranno a carico dei genitori.
Aggiornato dal Consiglio di Circolo in data 20/10/2008con Delibera n°39
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
PER
L' ATTIVITA' NEGOZIALE
Art. 33, comma 2 D.I n° 44/2001- Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche:
Il Consiglio di Istituto individua i criteri e i limiti per lo svolgimento delle seguenti attività negoziali:
c. utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi;
d. convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;
e. alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi;
g. contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
Il presente Regolamento disciplina, nell'ambito del citato D.I., l'attività amministrativa inerente allo svolgimento dell'attività negoziale e determina i criteri e i limiti per lo svolgimento delle seguenti attività negoziali dell’Istituzione scolastica
Lettera A - Contratti di sponsorizzazione (art.41)
1) Particolari progetti e attività possono essere co-finanziati da enti o aziende esterne con contratti di sponsorizzazione.
2) I fini istituzionali e/o le attività delle aziende esterne non devono essere incompatibili con le finalità istituzionali della scuola descritte nel Piano dell’Offerta Formativa (POF).
3) Ogni contratto di sponsorizzazione non può prescindere da correttezza di rapporti e rispetto della dignità scolastica.
4) Il contratto di sponsorizzazione non deve prevedere nelle condizioni vincoli o oneri derivanti dall’acquisto di beni e/o servizi da parte degli alunni e/o della scuola.
5) Il contratto di sponsorizzazione ha durata massima di un anno.
Lettera B - Utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica,da parte di soggetti terzi (artt. 50 e 43)
1) L’utilizzo temporaneo dei locali scolastici è regolamentato in conformità alle norme vigenti: legge 517 art. 21, criteri stabiliti dal Consiglio scolastico provinciale e dalla CM 144 del 1978
2) I locali della Scuola possono essere utilizzati da enti o associazioni esterne i cui fini istituzionali e/o le attività non devono essere incompatibili con le finalità descritte nel POF, in orario extra scolastico .
3) Per l’utilizzazione dei locali della scuola in particolare, per il laboratorio multimediale e per la sala teatro, è richiesto un contributo giornaliero per la cura e il mantenimento efficiente del materiale didattico e/o multimediale; nonché degli arredi, delle tappezzerie, delle luci etc.
La somma viene stabilità in euro 100/00 (cento/00).
Il pagamento, da effettuarsi prima dell’utilizzo del locale, dovrà avvenire mediante versamento su conto corrente bancario n° 2197.85 presso il MPS di Villaricca (NA) intestato al 2° C.D. “G.Rodari”di Villaricca.
Esula da detto contributo eventuale risarcimento danni causati alle attrezzature e/o alla struttura.
Sono esentate dal suddetto contributo le Istituzioni scolastiche statali del territorio.
4) I soggetti utilizzatori dei locali della Scuola assumono la custodia del bene e rispondono a norma di legge, nel contempo esentando la Scuola e l’ente proprietario dei locali (Comune), delle spese connesse con l’utilizzo provvedendo anche alla pulizia dei locali utilizzati.
5) I soggetti utilizzatori dei locali della Scuola rispondono altresì di tutti gli eventuali danni arrecati ai locali o ai beni in essi contenuti.
6) L’edificio scolastico può essere concesso solo per utilizzazioni temporanee, non stabili, previa stipulazione da parte del concessionario di una polizza per la responsabilità civile con un istituto assicurativo.
7) Le modalità per la concessione di utilizzo dell’edificio scolastico saranno concordate con l’Ente proprietario (Comune), sia per quanto riguarda terzi sia per quanto riguarda direttamente l’uso da parte dello stesso mediante accordi specifici con il dirigente scolastico (delega del consiglio): protocolli e/o convenzioni e/o noleggi strumentazioni purché esclusivamente all’interno dell’edificio scolastico.
8) L’Istituzione scolastica può riservarsi una eventuale gestione diretta dei locali quando si tratta di uso da parte di altre scuole.
9) L’utilizzazione temporanea dei sussidi e della strumentazione tecnologica dell’Istituto può essere concessa (per fini istituzionali) in uso gratuito al solo personale in servizio – previa richiesta scritta al D.S. – con la garanzia di una utilizzazione corretta e di una integra restituzione, sempre che non vada ad interferire sulla normale attività didattica.
Lettera C - Contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti (art. 40)
1) Al fine di garantire l’arricchimento formativo e la realizzazione d’attività e/o di specifici programmi di ricerca, insegnamento e sperimentazione con riferimento al P.O.F. ad esigenze sopraggiunte, l’Istituzione Scolastica può ricorrere ad esperti esterni qualora siano richieste conoscenza ed esperienze eccedenti le normali competenze del personale interno, o in caso di indisponibilità dello stesso, formalmente verificato.
2) I soggetti esterni, devono documentare il possesso dei requisiti di specializzazione e/o esperienze, o produrre referenze in ordine a prestazioni analoghe a quelle oggetto dell’affidamento (curricolo) Il rispetto delle condizioni di cui al comm. I e II ( criterio dell’offerta economicamente più conveniente che tiene conto dei seguenti criteri: esperienza professionale, affidabilità, continuità) è motivato dal D. S. nel relativo Provvedimento
3) Non sono assoggettati a contratto scritto ma al solo a Provvedimento del D. S., con Nomina diretta, gli incarichi per modeste attività di prestazione d’opera, compresa la consulenza, che si esauriscono in tempi relativamente brevi.
4) Il corrispettivo dovuto per la prestazione d’opera è determinato sulla base:
• dei compensi previsti dalle tariffe professionali, ove esistenti, con limite massimo di 150,00 euro per ora, salvo aggiornamento del suddetto limite a seguito di eventuali nuove disposizioni normative; e comunque il compenso non potrà eccedere il limite massimo previsto dalle tabelle o dalle tariffe applicabili per le attività che presentano maggiori affinità con la prestazione richiesta.
5) Dell’intenzione di procedere all’affidamento dell’incarico di prestazione sarà data notifica tramite apposito avviso pubblicato all’albo dell’istituzione Scolastica e altresì, se del caso, mediante le altre forme di pubblicità che si ritengono opportune in relazione allo specifico incarico da conferire.
Le domande degli interessati saranno esaminate dal Dirigente con l’ausilio di altri componenti esperti, che lo stesso, di volta in volta, riterrà opportuno individuare.
L’avviso pubblico conterrà indicazioni di massima sugli elementi che avranno maggior peso nella valutazione ai fini della scelta e del conferimento dell’incarico.
Il Dirigente Scolastico motiverà i criteri adottati e le valutazioni effettuate approvando la graduatoria che è pubblicata all’albo dell’istituzione Scolastica con la sola indicazione nominativa degli aspiranti inclusi.
6) In presenza di necessità di prestazioni d’opera specialistiche e/o occasionali ( formazione, conferenze, interventi formativi) e a conoscenza di adatte professionalità del caso, se non si garantirebbe il tempestivo ed efficace espletamento della prestazione, l’Istituzione Scolastica per i tempi la funzionalità, l’opportunità, l’efficacia dell’azione formativa, l’economicità dell’azione amministrativa, può provvedere all’individuazione diretta e previo comunque la presentazione della documentazione di cui al punto II.
7) L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte della Amministrazione di appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell’art. 58 del D.L.vo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni.
Sono esclusi dall’ambito di applicazione delle presenti norme i docenti di altre Istituzioni Scolastiche, ai quali si applica la norma contrattuale del personale del Comparto “Scuola”.
8) Il Dirigente, individuate le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all'albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna.
- Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l'elenco dei contratti che s'intendono stipulare.
- Per ciascun contratto deve essere specificato:
l'oggetto della prestazione;
la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
il corrispettivo proposto per la prestazione.
- I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego.
- Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell'individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
- Nell’ambito di detti criteri,il Dirigente Scolastico determina il compenso massimo da corrispondere al
docente esperto secondo quanto disposto al punto IV.
- I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico mediante valutazione
- La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
curriculum complessivo del candidato;
contenuti e continuità dell'attività professionale e scientifica individuale o svolta presso studi
professionali, enti pubblici o privati;
pubblicazioni e altri titoli.
- Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento almeno ai seguenti criteri:
livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;
congruenza dell'attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi
formativi dell'insegnamento o dell'attività formativa per i quali è bandita la selezione;
precedenti esperienze didattiche.
Per ogni singola attività di insegnamento continuativo di arricchimento dell’offerta formativa, al personale docente della Scuola si applica il compenso previsto dal CCNL in vigore al momento della stipula del contratto.
9) Il periodo massimo di validità per ogni contratto è di un anno.
Lettera D-Partecipazione a progetti internazionali, nazionali e regionali
Il Consiglio delega il dirigente scolastico a svolgere tutte le procedure e le funzioni inerenti all’attuazione dei progetti PON, POR e ministeriali autorizzati ed in particolare: la scelta degli esperti esterni, dei tutor e di ogni altra persona prevista dalle azioni autorizzate in base a criteri coerenti con quanto indicato: dal Collegio dei docenti, dal presente documento, e dalle specifiche Linee Guida predisposte dall’Autorità di gestione autorizzati e finanziati.
Lettera E - Elevazione del limite di somma (art. 34, co. 1°)
Il limite di spesa per per le spese dirette del dirigente relative all’acquisizione di beni e servizi di cui all’art. 34 co. 1 del D.I. 44/01, è fissato a 3 000,00 euro IVA esclusa.
- Certificato di regolare esecuzione per importi inferiori ad euro 3 000,00
lavori e le forniture di beni e servizi, se di importo inferiore ad euro 3 000,00 sono soggetti a certificato di regolare esecuzione rilasciata dal Dirigente o, su delega, dal D.S.G.A., o da un verificatore nominato dal Dirigente.
Il completamento del pagamento degli interventi e lo svincolo da parte del Dirigente delle garanzie eventualmente prestate potranno avvenire solo dopo l’emissione del documenti relativi al collaudo o al certificato di regolare esecuzione.
Lettera F- Procedure per effettuare lavori forniture di beni e servizi per spese superiori a euro 3 000,00
In relazione al bisogno dell’Istituzione Scolastica di provvedere a lavori e a forniture dei beni e/o servizi per il funzionamento dell’Istituzione stessa e al fine di soddisfare i compiti istituzionali dell’Ente, il Dirigente Scolastico, eventualmente assistito da apposita Commissione, procede alla scelta del contraente, previa richiesta diretta di preventivi od offerte ad almeno tre ditte.
Il Dirigente può delegare di volta in volta singole attività negoziali al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (D. S. G. A.) o ad uno dei docenti da lui individuato (collaboratori del dirigente)
La scelta del partecipante deve essere effettuata avendo presente la serietà della ditta e la sua idoneità e capacità economica e tecnica in relazione all’appalto di cui trattasi.
E’ escluso dal partecipare a gare di qualsiasi tipo chi, nell’esecuzione di altra prestazione o servizio a favore dell’Istituzione, si sia reso colpevole di imperizia, negligenza e di inadempienze varie.
L’eventuale Commissione di assistenza al Dirigente, di cui al punto1, è costituita da non meno di tre membri, individuati all’inizio dell’anno scolastico e\o di volta in volta con chiamata diretta del Dirigente Scolastico fra il personale della scuola, in relazione alle ritenute competenze del caso.
Le funzioni di Segretario, che redigerà apposito verbale, sono espletate da uno dei componenti, individuato dal Dirigente. Della Commissione potranno far parte, se del caso, uno o più esperti esterni.
La Commissione potrà assistere il Dirigente anche nell’individuazione della migliore offerta sulla base di un quadro comparativo delle offerte pervenute.
La richiesta di offerta normalmente dovrà avvenire tenendo presente l’importanza economica e la complessità della gara, mediante formale lettera di invito. Potrà altresì essere utilizzato qualsiasi altro mezzo ritenuto idoneo, ivi compreso il telefono e/o fax e/o posta elettronica, dandone comunque giustificazione nel decreto dirigenziale di aggiudicazione dell’appalto.
L’invito, sia esso formale o informale, dovrà contenere:
- l’oggetto del contratto, con la descrizione delle caratteristiche del bene e/o servizio;
- i termini utili per la presentazione delle offerte;
- ogni altra indicazione ritenuta opportuna a seconda dei casi
I criteri di aggiudicazione in relazione all’offerta migliore, tenuta presente la natura oggetto della gara, sono:
Nel prezzo più basso la comparazione delle offerte avviene sulla base del solo prezzo.
Nell’offerta economicamente più vantaggiosa, oltre che il prezzo, vengono valutati altri
I criteri di aggiudicazione vanno comunque sempre determinati prima che si venga a conoscenza delle offerte.
L’offerta dovrà contenere la documentazione, gli elementi e quant’altro indicato nell’invito.
Le modalità di presentazione dell’offerta saranno specificate, di volta in volta, nella richiesta stessa.
E’ facoltà del Dirigente, sentita la Commissione, se istituita, di chiedere, ad integrazione dell’offerta presentata, eventuale documentazione suppletiva, mancante e/o incompleta.
Previa precisazione nella richiesta di offerta, l’aggiudicazione può essere conferita a soggetti diversi che abbiano concorso alla medesima gara, ciascuno per i beni e/o servizi ritenuti più vantaggiosi per l’Istituzione.
Al medesimo soggetto cui è stata conferita l’aggiudicazione si potrà ricorrere per l’acquisto di beni e/o servizi, di cui il soggetto dispone, non contemplati o previsti al momento della lettera di invito, e comunque per un importo non superiore al 20% dell’appalto.
Anche di questa possibilità deve essere data notizia nella richiesta di offerta.
I cataloghi sono considerati quale offerta vera e propria e possono essere integrati con successiva richiesta di precisazione.
Previa precisazione nella richiesta di offerta, l’aggiudicazione può avvenire anche in presenza di una sola offerta.
- quando il bene e/o servizio da acquisire sia unico e/o specifico e tale da essere reperibile presso un unico operatore nel mercato di riferimento dell’Istituzione Scolastica;
- quando il bene da acquisire, per le caratteristiche richieste, debba risultare identico a forniture precedenti, o debba rispondere il più possibile alle esigenze poste, oppure, in caso di completamento, di rinnovo parziale, o ampliamento, purché sia verificata la congruità del prezzo.
Qualora il bene e/o servizio da acquisire risulti di utilità per più Istituzioni Scolastiche, le stesse, previo accordo di rete, potranno avvalersi del medesimo soggetto fornitore, individuato da una sola Istituzione Scolastica, incaricata di svolgere le procedure di gara valevole per tutte.
10) Richiesta diretta a soggetti aggiudicatari di fornitura alla P. A.
Il Dirigente Scolastico potrà richiedere direttamente, senza ricorso a procedimento ordinario di cui al presente titolo, la fornitura di beni e/o servizi a soggetti già individuati come aggiudicatari da parte della Pubblica Amministrazione.
11)- Collaudo o certificato di regolare esecuzione per importi superiori ad euro 3.000,00
I lavori e le forniture di beni e servizi, se di importo superiore ad euro 3.000,00, sono soggetti a collaudo da parte di un collaudatore interno all’Istituzione Scolastica in possesso di adeguata competenza, o di apposita commissione interna, entrambi nominati di volta in volta dal Dirigente.
Il collaudo dovrà eseguirsi entro 60 gg. dall’ultimazione, consegna od esecuzione di lavori, forniture e servizi.
La eventuale commissione per il collaudo sarà composta da non meno di tre membri e di essa potranno far parte coloro i componenti dell’eventuale commissione di cui al precedente art. 1.
12) Osservanza delle norme statali e dell’Unione Europea
Per i lavori e le forniture di beni e servizi di cui al presente titolo si potrà procedere, in ragione dell’importanza economica e/o tecnica o di altri elementi richiesti di volta in volta, secondo quanto stabilito dalle leggi statali per il caso, ed avendo presente i procedimenti di gara così come stabilito per:
- l’asta pubblica;
- la licitazione privata;
- l’appalto concorso.
Per gli eventuali interventi, infine, il cui valore rientri nella competenza della normativa dell’U.E., si procederà secondo tale normativa.
13) Le eventuali spese inerenti e conseguenti a qualsiasi contratto, sono a totale carico della controparte, salvi i casi previsti dalla legge, od in presenza di specifica pattuizione contraria.
20.1 Nei casi previsti dalle leggi vigenti in materia, prima della stipulazione dei contratti sia in forma pubblica che privata, devono effettuati tutti gli adempimenti necessari agli effetti della legislazione cosiddetta “antimafia”.
Il Dirigente ed il Direttore dell’Istituzione Scolastica, ciascuno per la propria competenza, sono tenuti a vigilare costantemente affinché l’attività negoziale si svolga secondo quanto stabilito dal presente regolamento e da altra normativa in materia.
Il DSGA cura tutta l’attività istruttoria e prepara i Provvedimenti dirigenziali da sottoporre a firma.
Il Dirigente scolastico provvede a informare il Consiglio di Istituto sulla attività negoziale condotta nella prima riunione utile e garantisce l’accesso agli atti nelle forme previste
Approvato all’unanimità di voti